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Non so più dove sbatterci la testa...
Pagina 1 di 1
040913
Non so più dove sbatterci la testa...
Mi capita questo. Datemi voi il vostro parere.
Sono sempre stata una persona abbastanza insicura, soprattutto nei rapporti sociali, al di fuori del ragazzo e famiglia.
In passato ho impostato tutto sull'aspetto fisico, ero molto carina, mi sentivo apprezzata.. e traevo la mia "finta autostima" esclusivamente dall'aspetto fisico.
Con il tempo ho capito che non è quello che rende sereni interiormente, continuavo a sentirmi inferiore agli altri.
Allora ho cominciato verso i 22 anni a curare il mio lato interiore, che era un ingarbuglio incredibile, pieno di paure e di ansie, anche sulle piccole cose.
Premetto che ho avuto una famiglia abbastanza disastrata... padre e madre insicuri, lei succube di lui, lui autoritario ed egoista, vendicativo con moglie e figlie, materialista, fissato esclusivamente con i soldi e con la finta immagine che dava di sè agli altri al di fuori della famiglia. Mia mamma è sempre stata fragile, ha assecondato lui in tutto e per tutto, perchè pensava che si dovesse fare così in un matrimonio; salvo poi ricredersi negli ultimi anni, e finalmente aspirare alla separazione, che spero avverrà a breve.
In famiglia io ho assorbito tutte le insicurezze più grandi. Ho avuto una marea di problemi fin da piccola, ma ho sempre avuto la voglia di combattere e migliorarmi... per cui già a 15 anni mi sono rivolta ad uno psicologo, che non è servito a tanto però. Poi ai 20 mi sono rivolta ad un altro, anche questa volta con risultati abbastanza deludenti. E infine dai 23 sono in terapia da un terzo, che mi ha aiutato tantissimo.
Grazie a lui ho capito cosa sia realmente importante nella vita, ho affrontato tante mie paure, ho rafforzato il rapporto con il mio ragazzo e ho capito ogni sbaglio dei miei genitori, ogni comportamento errato, e ho aiutato anche mia mamma.
Diciamo che ora in generale mi sento molto meglio.. anche nei rapporti sociali.
Ma mi rimane una grande, immensa insicurezza. L'ambiente lavorativo.
Io mi sento sempre insicura qui, con tutti. Faccio fatica a parlare con le persone, mi sento sfigata, sempre inferiore agli altri. FAccio fatica a guardare negli occhi le persone, mi sento stupida, non riesco a far valere i miei diritti.
Vivo male tutto il giorno. Vedo gli altri più spigliati, più menefreghisti, io invece mi faccio 1000 problemi, ho sempre il terrore di sbagliare e di fare figuracce.
Ho constatato nel tempo che non si tratta di questo lavoro, ma ogni tipo di rapporto in cui c'è uno scambio prestazione-denaro, dipendente-capo, mi rende insicura e fragile.
E' come se mi sentissi sempre giudicata da tutti e vivo male, malissimo la situazione. Non riesco a sbloccarmi, ci ho provato in tutti i modi.. ma rimane il mio tallone di achille.
Mi chiedo come si può evitare di farsi paranoie continue e vivere più serenamente... in fondo si lavora per vivere, non si vive per lavorare... ma io la vivo come la seconda...
Ora, si aggiunge che tra qualche mese dovrò affrontare un cambiamento lavorativo... perchè io e il mio ragazzo ci trasferiremo in un'altra città e abbiamo un progetto in mente. Solo l'idea di dover affrontare i miei 6 capi e spiegargli la mia decisione mi fa stare male da mattina a sera, non ci dormo la notte... qui pensano che io rimarrò per tanti anni, come quelle prima di me.. e sarei la 1 a licenziarmi nella storia dell'azienda...
Ho un'ansia a non finire!
Sono sempre stata una persona abbastanza insicura, soprattutto nei rapporti sociali, al di fuori del ragazzo e famiglia.
In passato ho impostato tutto sull'aspetto fisico, ero molto carina, mi sentivo apprezzata.. e traevo la mia "finta autostima" esclusivamente dall'aspetto fisico.
Con il tempo ho capito che non è quello che rende sereni interiormente, continuavo a sentirmi inferiore agli altri.
Allora ho cominciato verso i 22 anni a curare il mio lato interiore, che era un ingarbuglio incredibile, pieno di paure e di ansie, anche sulle piccole cose.
Premetto che ho avuto una famiglia abbastanza disastrata... padre e madre insicuri, lei succube di lui, lui autoritario ed egoista, vendicativo con moglie e figlie, materialista, fissato esclusivamente con i soldi e con la finta immagine che dava di sè agli altri al di fuori della famiglia. Mia mamma è sempre stata fragile, ha assecondato lui in tutto e per tutto, perchè pensava che si dovesse fare così in un matrimonio; salvo poi ricredersi negli ultimi anni, e finalmente aspirare alla separazione, che spero avverrà a breve.
In famiglia io ho assorbito tutte le insicurezze più grandi. Ho avuto una marea di problemi fin da piccola, ma ho sempre avuto la voglia di combattere e migliorarmi... per cui già a 15 anni mi sono rivolta ad uno psicologo, che non è servito a tanto però. Poi ai 20 mi sono rivolta ad un altro, anche questa volta con risultati abbastanza deludenti. E infine dai 23 sono in terapia da un terzo, che mi ha aiutato tantissimo.
Grazie a lui ho capito cosa sia realmente importante nella vita, ho affrontato tante mie paure, ho rafforzato il rapporto con il mio ragazzo e ho capito ogni sbaglio dei miei genitori, ogni comportamento errato, e ho aiutato anche mia mamma.
Diciamo che ora in generale mi sento molto meglio.. anche nei rapporti sociali.
Ma mi rimane una grande, immensa insicurezza. L'ambiente lavorativo.
Io mi sento sempre insicura qui, con tutti. Faccio fatica a parlare con le persone, mi sento sfigata, sempre inferiore agli altri. FAccio fatica a guardare negli occhi le persone, mi sento stupida, non riesco a far valere i miei diritti.
Vivo male tutto il giorno. Vedo gli altri più spigliati, più menefreghisti, io invece mi faccio 1000 problemi, ho sempre il terrore di sbagliare e di fare figuracce.
Ho constatato nel tempo che non si tratta di questo lavoro, ma ogni tipo di rapporto in cui c'è uno scambio prestazione-denaro, dipendente-capo, mi rende insicura e fragile.
E' come se mi sentissi sempre giudicata da tutti e vivo male, malissimo la situazione. Non riesco a sbloccarmi, ci ho provato in tutti i modi.. ma rimane il mio tallone di achille.
Mi chiedo come si può evitare di farsi paranoie continue e vivere più serenamente... in fondo si lavora per vivere, non si vive per lavorare... ma io la vivo come la seconda...
Ora, si aggiunge che tra qualche mese dovrò affrontare un cambiamento lavorativo... perchè io e il mio ragazzo ci trasferiremo in un'altra città e abbiamo un progetto in mente. Solo l'idea di dover affrontare i miei 6 capi e spiegargli la mia decisione mi fa stare male da mattina a sera, non ci dormo la notte... qui pensano che io rimarrò per tanti anni, come quelle prima di me.. e sarei la 1 a licenziarmi nella storia dell'azienda...
Ho un'ansia a non finire!
francyyy88rimini- Numero di messaggi : 1
Data d'iscrizione : 04.09.13
Non so più dove sbatterci la testa... :: Commenti
Sono tornato per caso e ti ho letta. Penso avrai superato il trasferimento: come va?
Il tuo problema è genomico, risiede nel tuo dna, nessuno può cambiarlo. Si nasce con esagerata autostima, come me, o completamente senza, in mezzo ci sono tutti i fenotipi. Il consiglio è di fare come si dovrebbe fare per i dolori, lasciarli scivolare giù dal cervello ai piedi, farli uscire senza contrastarli, si dimenticano, restano solo i ricordi piacevoli. Quindi non pensare agli altri, fai quel che ti piace di più, non pensare al giudizio altrui, non conta nulla. Conti solo tu e la tua gioia
Ciao!
Il tuo problema è genomico, risiede nel tuo dna, nessuno può cambiarlo. Si nasce con esagerata autostima, come me, o completamente senza, in mezzo ci sono tutti i fenotipi. Il consiglio è di fare come si dovrebbe fare per i dolori, lasciarli scivolare giù dal cervello ai piedi, farli uscire senza contrastarli, si dimenticano, restano solo i ricordi piacevoli. Quindi non pensare agli altri, fai quel che ti piace di più, non pensare al giudizio altrui, non conta nulla. Conti solo tu e la tua gioia
Ciao!
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